Regione Sardegna, Note esplicative ordinanza n°20


Solinas tenta di attenuare la figuraccia fatta con il famoso indice Rt calcolato per i singoli Comuni che doveva consentire la riapertura da lunedì 11 maggio degli esercizi commerciali di vendita di abbigliamento, calzature, gioiellerie, profumerie, saloni di parrucchieri, estetisti, tatuatori, ecc.
Così si inventa la: "Nota esplicativa ed interpretativa per l’attuazione delle ulteriori misure straordinarie urgenti di contrasto e prevenzione della diffusione epidemiologica da COVID-2019 nel territorio regionale della Sardegna di cui all’ordinanza n. 20 del 02.05.2020." (scaricabile qui

Appare subito evidente il tentativo di recuperare, almeno in parte, la fiducia persa in queste settimane, consentendo attraverso questa nota alcune libertà di comportamento che a voce erano state in parte negate all'uscita dell'ordinanza. In tutti i casi, la bellezza di 20 precisazioni su un terzo degli articoli, indica come spesso queste ordinanze risultino poco chiare alimentando dubbi e generando incertezza.

Sicuramente alcune delle indicazioni potranno essere accolte favorevolmente, come il poter fare la spesa in altri comuni, il poter viaggiare in auto insieme ai componenti della famiglia senza distanziamento, il potersi spostare con mezzi pubblici o privati  all'interno del Comune o Città Metropolitana per raggiungere la località nella quale fare attività motoria, il potersi spostare all'interno della Regione per raggiungere la località nella quale fare attività sportiva individuale all'aria aperta, la possibilità di pernottare quando ci si sposta per fare manutenzione in una seconda casa;  altre non saranno condivise da tutti, come l'ampio ventaglio di possibilità date ai pescatori sportivi (compresa pesca “amatoriale” o “ricreativa”) mentre vengono negate ai più.

Certo viene spontaneo chiedersi se tutte queste concessioni, che sicuramente aumentano le possibilità di contatto ravvicinato tra le persone, siano più importanti dell'apertura di esercizi commerciali che avrebbero dato un minimo di respiro all'economia locale.
Non si tratta di fare il tifo per uno piuttosto che per un altro, in questa fase dove la riapertura deve essere fatta gradualmente giocoforza, sarebbe importante fare delle scelte ragionate e non dettate da interessi di partito o personali, buttate lì per far contento qualcuno, magari a scapito di altri.

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