Il pasticcio di Solinas sull'ordinanza n°20
Che fosse un pasticcio lo si era compreso sin dalle prime battute, ma forse anche i più scettici in fondo speravano che alla fine potesse scaturirne anche qualcosa di buono.
Invece non solo ha dimostrato l'impreparazione dei componenti della Giunta Regionale a trattare una vicenda così grave e d'importanza vitale per la Sardegna e i suoi abitanti, ma ha letteralmente messo in subbuglio i Comuni creando una forte tensione tra Sindaci, Prefetti, e gli stessi cittadini sballottati tra i sentimenti opposti di chi vuole aprire e chi ha paura di aprire.
Oggi a Olbia il sindaco Nizzi riapre le attività commerciali che venivano indicate da Solinas nell'ordinanza n°20 del 2 maggio, anche se il suo indice Rt non è classificabile e quindi non si può conoscere quale sia il rischio di contagio nel suo territorio.
Contemporaneamente la prefetta di Sassari, Maria Luisa D'Alessandro, interviene con una lettera che avvisa i sindaci della inefficacia di eventuali ordinanze che siano emesse a fronte di un Rt non rilevabile.
In Gallura diversi sindaci, che pur vorrebbero poter rilanciare al più presto la stagione turistica, dichiarano che non solo ritengono importante prima di tutto garantire la salute dei propri concittadini, ma che un'anticipazione inopportuna potrebbe rischiare di pregiudicare in maniera irrevocabile anche i mesi di luglio e agosto.
La Regione dovrebbe svolgere una funzione unitaria e invece appare concentrata solo a confezionare spot pubblicitari che gettano nella confusione e nell'insicurezza la Sardegna.
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