Il Covid-19 fa perdere la testa a Sindaci e Presidenti di Regione



Lo scontro di questi giorni tra il sindaco Sala e il Presidente Solinas più che un confronto tra responsabili delle istituzioni sembra un alterco tra tifosi di calcio. Non si entra nel merito delle cose ma si difende a spada tratta la propria squadra, non perché si giusta la posizione presa, corretta la propria analisi del problema, ma solo perché porta la maglia del cuore, come al bar quando ci si altera perché il rigore contro era una porcata e quello a favore era sacrosanto.

Sala dice: "...qui parlo da cittadino prima ancora che da sindaco", è fa male, il suo ruolo gli impone di mettere da parte il cittadino, è un sindaco e deve parlare da sindaco in ogni circostanza, perché ha delle responsabilità alle quali non si può sottrarre, e prosegue: "...quando deciderò dove andare per un weekend o una vacanza me ne ricorderò", una sorta di minaccia che proprio per il suo ruolo non rappresenta una scelta individuale ma diventa automaticamente una ritorsione rivolta contro altri cittadini della sua stessa nazione.
Non contento di questa gaffe il giorno dopo rincara la dose: "Credo che la ripartenza non sia solo una questione sanitaria ma anche economica e sociale. Non penso che la Sardegna possa vivere solo di turismo autoctono. Sono i milanesi che, almeno in parte, l’hanno inventata come meta turistica. Non dico che i sardi debbano esserci riconoscenti, ma trattarci da untori, no."
Voglio pensare che la grave situazione sanitaria nella sua Regione e Città gli abbia fatto perdere lucidità e che davvero non pensi o creda che la Sardegna, una delle mete turistiche più ambite e apprezzate a livello internazionale, sia diventata tale grazie alla "capacità inventiva" dei milanesi.

ADNKRONOS, 23 maggio 2019: "La Sardegna è senza dubbio una delle località più gettonate per chi progetta le proprie vacanze estive, sia che si tratti di turisti italiani sia di stranieri. Questo perché, questa grande isola è un bellissimo mix di spiagge, mare, cultura e divertimento spesso difficile da trovare in altre località. Ma assodato come andarci, rimane un dubbio ancor più rilevante: perché, una volta visitata, tutti continuano a tornarci senza sosta? Ecco le 4 principali motivazioni secondo il nostro punto di vista.

1 - La bellezza della Sardegna sta proprio nei suoi paesaggi, rimasti praticamente incontaminati, come se non fossero mai stati soggetti al tempo che passa. I suoi luoghi, i boschi, le caverne e le spiagge, sono estremamente naturali e perfetti per vacanze in relax, in particolar modo se si viaggia con bambini molto piccoli al seguito.Il motivo di questa natura rimasta così intatta? In alcune zone della Sardegna, l’industrializzazione non è ancora riuscita a farsi largo e ciò ha permesso un’ottima preservazione dei paesaggi che contraddistinguono questa splendida isola.

2 - In Sardegna esiste e persiste una tradizione culinaria che non ha nulla da invidiare a nessun’altro posto. Sono davvero tante, infatti, le pietanze che contraddistinguono l’isola e che non possono non essere assaggiate se vi ci si reca in vacanza.

3 - La Sardegna è ancora oggi meta di turisti sia italiani e stranieri soprattutto per la bellezza delle spiagge che la popolano.

4 - La Sardegna, oltre che essere luogo di buon cibo, incantevoli paesaggi e splendido mare, è anche posto ricco di cultura e tradizioni, ancora oggi molto radicate.

Queste sono le motivazioni per le quali i turisti di ogni nazionalità vogliono venire a passare le vacanze in Sardegna, e tra questi possono esserci anche i Lombardi, i Piemontesi, gli Emiliani, i Toscani, gli Spagnoli, i Tedeschi, i Francesi, ecc., ovvero chiunque purché abbia ridotto al minimo il rischio di contagio nella propria Regione o Nazione. E sì perché il problema per tutti noi è quello di evitare una recrudescenza della pandemia che se dovesse risvegliarsi metterebbe in ginocchio l'Italia intera.

Naturalmente Solinas non ha trovato di meglio che rispondere in maniera altrettanto infelice, come si addice appunto a una discussione sull'ultima partita di calcio: "Sala in materia di coronavirus dovrebbe usare la decenza del silenzio, dopo i suoi famigerati aperitivi pubblici in piena epidemia. Nessuno ha chiesto improbabili patenti di immunità, ma un semplice certificato di negatività."
E in maniera altrettanto scontata minaccia anche lui future ritorsioni: "Questa di Sala è l'ennesima strumentalizzazione infelice per cercare una ribalta mediatica che, per altri versi, su questo tema già gli appartiene e che difficilmente dimenticheremo."

Anche nel suo caso è indispensabile mettere in chiaro alcune cose: per primo vorrei ricordare che insieme all'aperitivo di Sala "Non possiamo fermare Milano e l'Italia", solo un paio di giorni prima tutti i giornali riportavano la notizia della "Cena di Salvini con 1400 attivisti della Lega", riunione di massa che certamente era ancor meno consigliabile dell'aperitivo milanese. 
Non si capisce poi come Solinas possa affermare di non aver chiesto "improbabili patenti di immunità", visto che da oltre un mese non fa altro, passando dal passaporto sanitario al patentino di immunità e solo ora che non vede vie d'uscita alla richiesta di una certificazione sanitaria ancora tutta da chiarire, tenendo tutti i possibili turisti in ambasce e causando con la sua vaghezza e indecisione una marea di rinunce da parte di chi voleva passare le prossime ferie in Sardegna.
Per ultima la sua affermazione: "difficilmente dimenticheremo", praticamente una minaccia vana, un buco nell'acqua, cosa farà consiglierà ai sardi di non andare a passare le vacanze a Milano in agosto?

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