Truzzu dalla A alla Z un anno di promesse mancate
Come promesso, dopo la A di Aliga del precedente post, ecco le altre lettere dell'alfabeto sulle promesse mancate di Truzzu che giornalmente l'opposizione di centrosinistra pubblica sui social:
"La riduzione delle auto private lascerà spazio anche per piste ciclabili sicure, continue e orientate ai collegamenti con i parchi e con il mare, mentre verranno riviste quelle pericolose, in questi anni realizzate a soli fini elettorali.”
(dal programma elettorale di Paolo Truzzu)
Nonostante i proclami, la giunta di centrodestra ha portato avanti tutti i progetti per la creazione delle piste ciclabili in città, già programmati dalla precedente amministrazione di centrosinistra grazie a consistenti finanziamenti europei.
Ma alcuni interventi, come la pista di via Fiorelli nel quartiere La Palma, mostrano una scarsissima attenzione per la sicurezza, mentre in città sono ancora introvabili le rastrelliere per parcheggiare le biciclette e sono inesistenti i controlli sulle auto che invadono continuamente gli spazi ciclabili.
Chissà quando vedranno la luce i nuovi percorsi ciclabili per cui ci sono 10 milioni di euro di fondi europei per collegare Cagliari con Pirri e con i comuni di Elmas e Quartu. Pare, infine, che la nuova amministrazione non renderà la nuova viale Marconi, tra Cagliari e Quartu, ciclabile, nonostante gli imminenti lavori per il rifacimento della strada.
Certo che vogliono le bici, purché non disturbino le auto.
“Ridefinizione dei bandi per i contributi alla cultura attraverso la loro semplificazione, riducendo la tempistica delle comunicazioni sugli esiti, creazione di criteri uguali di selezione e rendicontazione, di concerto con tutti gli assessorati comunali e regionali e agevolare il lavoro degli operatori culturali”
(dal programma elettorale di Paolo Truzzu).
Ieri, 6 luglio, è stato finalmente pubblicato il bando per i contributi per attività culturali e di spettacolo 2020, con notevole ritardo rispetto al passato, quando il bando usciva a dicembre per consentire la pianificazione degli eventi per l’anno successivo.
Non solo, a dodici mesi dall’insediamento della giunta di centrodestra, tutti i teatri comunali e molti beni culturali, primo fra tutti l’anfiteatro romano che avevano annunciato sarebbe stato riaperto agli spettacoli già per quest’estate, sono chiusi e inaccessibili.
L’assessora alla Cultura, che pure aveva esordito il suo mandato affermando che “Cagliari è priva di vivacità culturale”, non ha mai ricevuto gli operatori che si occupano di cultura in città, ma ne ha incontrato solo alcuni.
Gli unici eventi firmati in dodici mesi da questa amministrazione sono il concerto di un coro gospel americano alla Passeggiata coperta, la giornata di visite guidate “Cagliari Sottosopra”, la mostra su Leonardo da Vinci e la mostra fotografica di Steve McCurry, entrambe già viste in diversi comuni italiani da molti anni.
“La parità di genere, condizione importante di una democrazia reale, è fondamentale per sostenere la giustizia sociale, l’equità e i diritti delle donne. “
“Vogliamo impegnarci con azioni che garantiscano l’inclusione di soggetti svantaggiati e di persone con disabilità motorie e sensoriali”
(dal programma elettorale di Paolo Truzzu)
Solo annunci e dichiarazioni di impegni finora. L’emergenza Covid-19 ha messo in luce ancora di più fragilità e debolezze, ma a questo, nella fase del post emergenza, non è seguito nessun intervento rapido per ascoltare e sostenere la comunità.
Sono stati erogati con enorme ritardo i bonus regionali e sono ancora ferme le assunzioni di personale (tecnico, sociale e amministrativo), indispensabili per garantire sostegni, servizi e diritti.
Gli interventi dell'amministrazione per le povertà e le marginalità sociali sono in grande ritardo.
Nonostante i proclami, non è stato previsto alcun intervento per l'abbattimento delle barriere architettoniche.
In occasione del Pride 2020 il sindaco non ha speso nemmeno una parola per i diritti delle persone lgbtq.
Gli interventi sulle pari opportunità e il contrasto alla violenza sulle donne sono stati inesistenti.
Il contrasto alle discriminazioni e alle disuguaglianze passa anzitutto dal pieno riconoscimento dei diritti.
“Occorre migliorare sensibilmente il servizio di Edilizia Privata, oggi inadeguato alle esigenze di una città che ha bisogno di trovare in Comune un ufficio efficiente per tutte le pratiche del settore”
(dal programma elettorale di Paolo Truzzu)
L’edilizia privata è sempre stato uno dei servizi più problematici del Comune di Cagliari a causa dell’imponente mole di lavoro per gli uffici e i ritardi accumulati negli anni.
L’amministrazione di centrosinistra ha attivato una serie di provvedimenti per accelerare lo smaltimento delle pratiche arretrate attraverso procedure digitalizzate e la semplificazione dell’accesso agli atti, ma dopo un anno di centrodestra siamo punto e a capo:
- non è stato riattivato l'Osservatorio, che vedeva l’amministrazione collaborare fattivamente insieme agli ordini professionali per trovare soluzioni alle tante problematiche;
- non è stata implementata la possibilità dell'accesso agli atti telematico e siamo tornati a dover aspettare più di tre mesi per poter visionare una pratica;
- il cantiere per lo smaltimento delle pratiche arretrate del condono edilizio scade ad agosto e a oggi non si è trovata una soluzione per riattivarlo.
"Perché un’amministrazione possa e sappia rispondere alle reali esigenze delle famiglie che è chiamata a rappresentare e gestire, è necessario che possa, sappia ascoltare le esigenze e intervenire con azioni rapide, efficaci e concrete"
(dal programma elettorale di Paolo Truzzu)
Nonostante a parole il centrodestra dichiari di continuo che Cagliari deve essere "a misura di famiglia", nulla è stato fatto per favorire la conciliazione tra casa e lavoro, supportare bambini e ragazzi nella scuola, nella formazione e nel tempo libero, rispondere ai bisogni dei genitori e dei figli.
Abbiamo visto solo un approccio ideologico nel mettere in contrapposizione le famiglie "tradizionali" e tutte le altre, comprese quelle con un genitore solo o due genitori omosessuali, in provvedimenti come la mozione sul Fattore Famiglia, che promette agevolazioni solo per le coppie sposate con tanti figli.
Inesistenti poi gli interventi sulla parità di genere.
Soprattutto in questa fase post emergenziale ci saremmo aspettati uno sforzo maggiore per costruire un sistema integrato di politiche per la famiglia, orientate a garantire una maggiore coesione sociale soprattutto per quei cittadini che hanno visto aggravarsi la loro condizione di disagio a causa dell’emergenza sanitaria.
Purtroppo l’attività del comune è stata caratterizzata da grandi lentezze e ritardi, nonché da una scarsa informazione relativamente agli strumenti a disposizione dei cittadini e delle famiglie.
Le famiglie, tutte, hanno bisogno di servizi e concretezza, non di slogan elettorali.
"Valorizzazione dei giovani con percorsi di studio professionalizzanti e percorsi di inserimento nel mercato del lavoro".
(dal programma elettorale di Paolo Truzzu)
Erano questi gli obiettivi dell'amministrazione di centrodestra, ma di fatto l’investimento nelle politiche giovanili è pressoché inesistente. Non un concorso artistico, una borsa di studio o un premio, non un bando finalizzato a premiare un progetto elaborato o costruito per i giovani, non uno spazio a loro dedicato per favorire scambio di idee e interessi, non un percorso finalizzato a stimolare e valorizzare il protagonismo e il loro contributo alla qualità della vita della comunità.
Non vengono incontrate le rappresentanze studentesche universitarie, non è stata attivata la Consulta giovanile, né gruppi informali che tengano sempre attivo un dialogo tra il Comune e il mondo delle associazioni giovanili, che partecipino alla costruzione delle politiche dell’amministrazione.
A un anno dalle elezioni, niente di niente.
Una città che non punta sui giovani, che non investe sulle politiche giovanili, semplicemente è una città che non ha futuro.
“Abbiamo intenzione di realizzare un nuovo quartiere all’ingresso della città, tra via La Plaia ed il molo Rinascita. Vogliamo recuperare questa parte di Cagliari che comprende aree dismesse del Demanio civile e militare, due edifici rappresentativi come il Palazzo delle Dogane e il Silos e tutta l’area oggi deposito di rimorchi destinata a traslocare al Porto Canale. Questa nuova area di circa 25 ettari, trovandosi nel punto di confluenza tra gli sbarchi delle navi da crociera, i collegamenti con l’aeroporto e gli ingressi in città dalla SS. 195 e SS. 130, diventerà il punto di accesso alla città dal mare, da terra e da cielo. In questa superficie vogliamo realizzare uno spazio per la prima accoglienza delle navi da crociera e per il tempo libero, con una nuova arena per i concerti, un albergo e un museo ad un passo dal nuovo campus universitario di via La Plaia.”
(dal programma elettorale di Paolo Truzzu)
Dopo un anno è ancora al palo il Piano Particolareggiato del Centro Storico, che avevamo lasciato da portare in approvazione e che consentirà di riqualificare l'esistente e dare risposte al settore delle costruzioni, e del preliminare del Piano Urbanistico, che sarebbe dovuto arrivare in Consiglio entro il 30 giugno, non c’è traccia.
Ma il centrodestra preferisce spostare l'attenzione dalle sue inefficienze parlando di un fantomatico nuovo quartiere, così viene definito, nelle aree del porto e nel viale La Playa.
All'interno del porto sono necessarie strutture di servizio per il diportismo e un terminal per accogliere i croceristi, anche una struttura ricettiva ci può stare. Ma che senso ha realizzare un nuovo quartiere con attività di ristorazione e ricreative, quando la città offre a pochi metri di distanza un tessuto economico consolidato? Perché si devono realizzare nuove volumetrie residenziali, quando a Cagliari sono presenti più di 5000 alloggi inutilizzati? Perchè si vogliono realizzare nuove cubature in una zona decentrata della città e non si pensa a riutilizzare il patrimonio di immobili dismessi e in dismissione (ex carcere di Buoncammino, Ospedale Civile, Fiera, etc.)?
Sorvoliamo sul nome "Su Nuraxi" (forse l’hotel è stato pensato a forma di nuraghe?), in linea con una vecchia proposta, quella di un colossale bronzetto nel porto di Cagliari, che per fortuna sembra dimenticato.
I come ISTRUZIONE
Quando è scoppiata l'emergenza coronavirus, non una chiamata ai presidi, non una nota, non una web conference di servizio. Latitanza assoluta. Nessuno si è fatto sentire per sapere quali i bisogni, quali le necessità, quali gli aiuti avrebbero potuto dare.
Comunicazioni difficoltose e parziali con le scuole, avvio lento dei tavoli tecnici o incontri congiunti coi vari servizi comunali, rispetto alle attese e problemi del momento e a quelli già segnalati dalle scuole del territorio.
A un mese circa dall’inizio del nuovo anno scolastico, sono numerosi gli edifici e gli spazi scolastici che hanno necessità di manutenzione e di lavori di messa in sicurezza. Incapaci di programmare gli interventi prima della riapertura delle scuole, il nuovo anno si aprirà con i cantieri nei corridoi e cortili.
Le famiglie attendono notizie sulle modalità con cui rientreranno i bambini e gli studenti cagliaritani, sulle mense e i trasporti, sugli ingressi e le uscite.
Non si sa in che modo il Comune e la Città Metropolitana di Cagliari interverranno per riadattare spazi e funzioni per garantire la frequenza col distanziamento necessario in tutte le classi e per migliorare la qualità complessiva dell’ambiente scolastico per le nostre studentesse e i nostri studenti.
La scuola, laboratorio di cittadinanza attiva, luogo di solidarietà, opportunità per offrire e costruire un futuro migliore per piccoli e giovani cagliaritani, non merita tanto disinteresse. Ma d’altronde non ci si poteva aspettare niente di diverso: la scuola era assente anche nel programma elettorale del sindaco.
L come LAVORI PUBBLICI
“Per rendere agevole la mobilità dei cittadini è necessario rendere celeri i lavori pubblici, utilizzando tutti gli strumenti che l’ordinamento offre per velocizzare tutti quei cantieri che durante l’amministrazione precedente hanno tenuto bloccati cittadini e commercianti, rendendo invivibile la città.”
(dal programma elettorale di Paolo Truzzu)
L’Amministrazione di centrodestra ha ereditato un’imponente programmazione per le opere pubbliche da realizzare in città: dalla riqualificazione del quartiere di Sant’Avendrace al programma integrato per Is Mirrionis, dalla riqualificazione di Sant’Elia ai progetti per le scuole, l’edilizia popolare e i beni culturali, dai corridoi ciclabili alla metro di superficie e al centro intermodale di piazza Matteotti.
In un anno sono stati in grado solo di sistemare delle orribili passerelle per attraversare la piazza Matteotti e di mettere a rischio i fondi per le Periferie. Non sono partiti ancora lavori già finanziati e urgenti nelle scuole, nei teatri, nelle sedi per attività sociali e sportive.
La precedente Amministrazione si era caratterizzata per la numerosità dei cantieri e per la capacità di reperire nuove risorse e finanziamenti e saper avviare e portare a compimento le opere. A oggi nessun nuovo progetto, niente finanziamenti e cantieri al palo.
M come MOBILITÀ
“Dovranno essere studiate delle apposite strade puramente pedonali, al fine di agevolare la nascita di attività artigiane, commerciali e ristoranti“ (dal programma elettorale di Paolo Truzzu)
Sembrava che sulla mobilità l'amministrazione di centrodestra intendesse procedere in continuità con le politiche del centrosinistra: nonostante i tanti proclami, infatti, la prima conferenza stampa sulla mobilità ha riguardato "Svolta", il programma finanziato dal Ministero dell'Ambiente per promuovere l’utilizzo di modi di trasporto intelligenti e sostenibili in sostituzione all’automobile privata negli spostamenti casa-lavoro e casa-studio verso la città di Cagliari. Sono andate avanti le progettazioni della metro di superficie e delle piste ciclabili, così come le chiusure alle auto di molte strade del centro storico e l'ampliamento delle zone 30.
A un anno dalle elezioni, però, emergono segnali preoccupanti: del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, con cui si stava ripensando un sistema di mobilità integrato in città, non c'è traccia, sono al palo i lavori della metro, come quelli del centro intermodale di piazza Matteotti e dei parcheggi di scambio previsti alle porte della città, iniziano a ricomparire semafori dove erano previste rotatorie, viene accantonato il corridoio ciclabile verso Elmas e non si hanno notizie di quello verso Quartu, né del progetto di riqualificazione del viale Marconi. Pensavamo che sarebbero stati rivisti gli orari di accesso al quartiere di Castello e che venissero installate le telecamere nei varchi in uscita, per cui sono state stanziate le risorse necessarie.
E invece niente all'orizzonte, mentre si persevera nell'idea di consentire il passaggio delle auto tutti i giorni per due ore di mattina nelle zone ciclopedonali di via Manno, via Garibaldi e corso Vittorio Emanuele, nonostante le proteste di tantissimi cittadini e residenti. Come era prevedibile, in mancanza di controlli adeguati diverse auto circolano liberamente in strade che da anni erano chiuse al traffico. Controlli inesistenti anche nel resto della città, con auto che invadono le piste ciclabili e occupano spazi dedicati alle persone con disabilità o ai mezzi pubblici.
La Città insieme alla mobilità si è fermata, anzi è tornata indietro.
N come NOVANTACINQUESIMO
In dodici mesi il sindaco di Cagliari è sprofondato nel gradimento dei cittadini: secondo Governance Pool 2020, test di popolarità degli amministratori locali appena pubblicato a cura di Noto Sondaggi, Paolo Truzzu ha perso il 3,7% di popolarità e si piazza al novantacinquesimo posto su 105, tra gli ultimi dieci.
Peggio di lui fanno solo i sindaci di Roma, Napoli, Torino, Avellino, Caserta, Padova, Taranto, Reggio Calabria e Catania.
Eppure poche settimane fa, intervistato dal quotidiano L’Unione Sarda a un anno dall’elezione, si dava la sufficienza piena: “Sei più, con noi la città è migliorata”.
Come se non fosse sufficiente guardarsi attorno e vedere una città più sporca, con monumenti chiusi e lavori fermi, anche i sondaggi lo smentiscono.
O come ORDINANZE
“La nostra politica si fonda sulla costruzione di un rapporto di fiducia, di confronto e di collaborazione con i nostri concittadini”
(dal programma elettorale di Paolo Truzzu)
Nel corso di questo primo anno di mandato l'amministrazione di centrodestra si è trovata a gestire l'emergenza sanitaria che tutti ben conosciamo, in una città che per fortuna è stata colpita marginalmente dal virus.
Sarebbe servita chiarezza e univocità nelle decisioni e nei provvedimenti: invece il sindaco ha adottato ordinanze maggiormente restrittive delle disposizioni nazionali, spesso addirittura confusionarie e contradditorie, tanto che si sono susseguiti chiarimenti, precisazioni e modifiche pressoché quotidiane, mentre la comunicazione generale sul virus è stata carente.
I cagliaritani, che si sono mostrati molto attenti e rispettosi delle regole anticontagio, avrebbero meritato fiducia. Invece hanno avuto biasimo, reprimende e pugno di ferro. E mentre diversi sindaci sardi esprimevano pubblicamente gratitudine per la pazienza e vicinanza per le difficoltà che le persone stavano attraversando, il primo cittadino cagliaritano pubblicava grandi manifesti che hanno inutilmente colpevolizzato e spaventato le persone.
Non solo coronavirus: sono tante le ordinanze firmate dal sindaco che vietano o impongono, provvedimenti che sanno tanto di "greenwashing" (strategia di comunicazione finalizzata a costruire un'immagine di sé ingannevolmente positiva sotto il profilo dell'impatto ambientale) e niente hanno a che fare con il rapporto di fiducia e la collaborazione con i cittadini evocata in campagna elettorale.
Continua a seguire nei prossimi giorni le lettere che ancora mancano al completamento dell'Alfabeto delle Promesse Mancate del nostro sindaco.
(tutto il materiale del post riporta integralmente quanto viene pubblicato giornalmente nei social dai rappresentanti sardi del centrosinistra)
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