Solinas si indigna per i turisti americani respinti, forse non conosce la situazione covid negli USA
L’Unione europea ha riaperto dal 1 luglio le frontiere esterne a 15 Paesi terzi, una riapertura progressiva dei confini ma solo con paesi nei quali la situazione epidemiologica appare sotto controllo, quindi ha lasciato fuori gli Stati Uniti dove la situazione appare ogni giorno più grave.
Nonostante ciò, un gruppo di turisti americani è atterrato ieri mattina all’aeroporto di Cagliari con un volo privato e come doveva avvenire sono stati bloccati ai controlli di frontiera dell'aeroporto.
Il Presidente Solinas si è affrettato a dichiarare: “La Regione Sardegna non ha nessuna responsabilità per quanto accaduto. Da subito, con la collaborazione della società di gestione dell’aeroporto, ci siamo messi al lavoro – avviando pressanti interlocuzioni con il Governo, il Ministero e il Prefetto – per trovare una soluzione che consentisse ai passeggeri americani di rimanere in Sardegna. La singolare interpretazione restrittiva delle norme da parte del Governo, opposta alla nostra ragionevolezza di garantire anche in questo caso la sicurezza sanitaria, ha inflitto un grave danno alla credibilità turistica internazionale della nostra Isola e del nostro senso di ospitalità. Ci auguriamo che nelle prossime ore ci sia un ulteriore sforzo per consentire la risoluzione di questa vicenda".
Stiamo parlando dello stesso presidente che chiedeva con insistenza al Governo e al Ministero della Salute di poter bloccare chiunque non fosse in grado di presentare il "passaporto sanitario" a garanzia della propria condizione di salute, riuscendo a scoraggiare i turisti europei che volevano passare le vacanze in Sardegna, che non sapendo come sarebbe andata a finire hanno disdetto le prenotazioni. Il calo delle presenze nella nostra Regione per il mese di giugno rispetto allo scorso anno è stato pari all'80%, la Sardegna ha subito la più alta perdita di qualsiasi altra Regione d'Italia.
Ma oggi Solinas, che si deve allineare al pensiero dei sanitari del nord che teorizzano la totale sconfitta del covid-19, è persino disposto ad accogliere persone da paesi che sono in piena pandemia con una situazione che gli stessi virologi americani definiscono fuori controllo.
Da Il Sole24ore: "Dei 500mila morti causati dalla pandemia nel mondo più del 25% si sono verificati negli Stati Uniti. Il numero di casi accertati e di vittime nel paese, che tristemente guida la classifica mondiale della pandemia, è raddoppiato negli ultimi 40 giorni. Con un aumento preoccupante di nuovi malati nei quattro stati più popolati Florida, Arizona, California e Texas, per una serie di ragioni legate alle manifestazioni di protesta dei giovani, al negazionismo degli stati del Sud e alla riapertura troppo affrettata da parte dei governatori americani."
" I nuovi casi di Covid-19 nell'ultima settimana sono risaliti a circa 40mila al giorno. Anthony Fauci, il capo del National Institute of Allergy and Infectious Diseases parlando davanti alla Health, Education Labor and Pension Committee al Senato ha spiegato che senza l'attuazione effettiva di misure di distanziamento sociale e l'obbligo di indossare le mascherine i nuovi casi giornalieri potrebbero salire presto a 100mila al giorno. Il virologo ha definito la “situazione fuori controllo”. Sono aumentati i ricoveri, molti di giovani a Houston e in California, nei reparti dei terapia intensiva negli stati del Sud e a Los Angeles, la seconda più grande città americana, nuovo centro della pandemia. Gli esperti prevedono un aumento delle morti negli Usa nelle prossime due-tre settimane. Preoccupano le celebrazioni del 4 luglio per l'Independence Day, fine settimana nel quale tradizionalmente gli americani si recano in massa nelle spiagge e nelle gite fuori porta."
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