Il sindaco Truzzu tra problemi da affrontare, Ricami e Steve McCurry



Tre recenti notizie che coinvolgono il nostro sindaco, partendo da quella che mi piace di più.

1) Si inaugura oggi a Cagliari la mostra che raccoglie 100 immagini che ripercorrono la carriera del grande fotografo Steve McCurry. Curata da Biba Giacchetti, la mostra oggi assume per l'Isola, ma più in generale per l'Italia, un messaggio di ripartenza attraverso le immagini iconiche del grande maestro della fotografia contemporanea che con i suoi reportage racconta il nostro tempo con uno sguardo sempre rivolto all'Uomo.
La mostra è promossa dal Comune di Cagliari Pagina Istituzionale, Servizio Cultura e Spettacolo e organizzata da Civita Mostre e Musei SpA in collaborazione con Fondazione di Sardegna e Sudest57. L'inaugurazione sarà virtuale venerdì 12 giugno alle ore 17.30 sulla piattaforma Facebook di Palazzo di Città dei Musei Civici di Cagliari. Parteciperà in diretta da New York Steve McCurry, insieme a lui il Sindaco Paolo Truzzu, l'Assessore Paola Piroddi, la dirigente Antonella Delle Donne e la curatrice della mostra Biba Giacchetti.

Non si può non amare la fotografia di Steve McCurry: la forza delle immagini che solo la grande fotografia riesce a sprigionare, un universo che spazia dalle istantanee indimenticabili scattate durante i conflitti internazionali - le guerre in Iran-Iraq, a Beirut, in Cambogia, nelle Filippine, in Afghanistan, nel Golfo - ai volti coloratissimi e sofferenti ritratti in Pakistan, India, America Latina.

Dal libro "A occhi aperti" di Mario Calabresi, McCurry nel raccontare una foto scattata a Porbandar, villaggio a nord di Mumbai durante una inondazione: "Solo se sei disposto a correre il rischio, solo se sei completamente convinto, allora sei pronto. Le belle foto sono in quell'acqua sporca, non puoi proteggerti, stare ai margini, un po' fuori e un po' dentro: se la gente è sommersa fino al collo devi essere dentro con loro, non c'è separazione, non puoi stare sulla sponda a guardare ma devi diventare parte della storia e abbracciarla fino in fondo"

Pensa l'ironia della sorte, se si prende ciò che è scritto dopo i due punti, potrebbe essere un concetto molto azzeccato anche per chi svolge il ruolo di primo cittadino.


2) Un mese fa: “Vogliamo scrivere una storia tutti insieme”. Questo il progetto del Sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu che attraverso un video-messaggio ha spiegato nei dettagli l’iniziativa “RICAMI”.
Si tratta di un documento-base grazie al quale sarà possibile dare idee e contributi che servano per migliorare la città. Nasce così l’iniziativa “RI.CA.MI.”, acronimo di “Riparte Cagliari Migliore”, che si sostanza in un documento-base per la gestione delle Fasi 2 e 3 dell’emergenza legata alla diffusione del Coronavirus. “Siamo in un momento in cui non è possibile incontrarci o vederci da vicino - le parole del Sindaco Truzzu - ma vogliamo comunque utilizzare tutte le vostre conoscenze e condividere un percorso comune”.

In questi giorni è arrivato il resoconto dell'iniziativa: "E‘ davvero un successo di partecipazione l’iniziativa dell’Amministrazione - sottolinea il sindaco Paolo Truzzu - con oltre 400 contributi sui vari temi scelti dai cittadini che hanno inviato le proprie proposte rispetto al testo base RICAMI". 
"Attraverso queste proposte - prosegue il sindaco - emerge il desiderio di avere una città ancora più vivibile, con meno traffico e più mezzi elettrici per le strade per abbattere l’inquinamento, ma anche l'esigenza di spazi, piazze, vie, più curati e più verdi"

Ma vediamo un po' più nel dettaglio le 400 proposte pervenute dai cittadini che hanno spaziato tra tanti diversi interessi:

- aumento delle aree per locali e ristoranti, nelle piazze e nelle vie e tavolini all’aperto. 

- piazze con verde urbano, arredi funzionali e aree pedonali, spazi per l’attività sportiva all’aperto, creazione di orti urbani. 

- percorsi che agevolino la micro-mobilità elettrica, car e bike-sharing, trasporto pubblico locale su corsie preferenziali e rotaie, rafforzamento ascensori funzionanti per raggiungere le parti alte della città, parcheggi sotterranei per avere meno macchine in circolazione, collegamenti con gli altri comuni integrati nella città metropolitana. 

- musei attrezzati e una buona offerta culturale. 

- attività all’aperto: rassegne, concerti, cinema, teatro, arte, prove per gruppi. 

- favorire gli scambi con la grande cultura internazionale e attività di promozione all’estero. 

- creazione di un Polo della moda: formazione di base, sostegno alle nuove aziende della moda, ricerca, rapporti con gli stilisti più importanti, s late, Museo della moda del mediterraneo. 

- creazione di un grande Polo della creatività: moda, design, musica, arte, scrittura a tutti i livelli, comunicazione, cinema (in particolare, l’Accademia di musica per il cinema, progetto in collaborazione con il Centro sperimentale di Roma). 

- recupero dell’Anfiteatro e degli altri luoghi storici da valorizzare. 

- rimettere in moto le attività attraverso gli investimenti pubblici, soprattutto per ciò che riguarda i cantieri e l’edilizia pubblica. 

- focalizzare l’attenzione sugli elementi che danno risalto alla città e che creano valore: storia, cultura, enogastronomia, archeologia. Rafforzare i tratti identitari di Cagliari a cominciare dai quartieri storici. 

- non puntare troppo sul turismo ma avviare anche altri percorsi, sebbene già conosciuti e sperimentati, come l’innovazione tecnologica, il manifatturiero, la stessa cultura.

I migliori auguri al sindaco Truzzu nel quale riponiamo tutte le nostre speranze perché avvii subito il programma per riuscire a realizzare al più presto quanto è stato richiesto dai suoi cittadini.


3) In un recente articolo comparso su L'Unione Sarda il sindaco Truzzu, dopo aver dato i voti ai cagliaritani per come si sono comportati nelle due fasi dell'emergenza covid-19, ha poi voluto dirci il suo pensiero in merito alle ripercussioni economiche che stanno interessando la nostra la città: "Quando leggo che questa situazione ha causato 20mila disoccupati in più mi tremano le vene ai polsi".

Scusate la mia ingenuità ma mi aspetto sempre che almeno chi ci governa abbia ben chiara la situazione in cui versa la città e i suoi cittadini, a maggior ragione dopo una grave emergenza, il nostro sindaco però sembra ogni volta cadere dal pero, ma forse ci vuole dare solo una pacca sulla spalla accompagnata magari da una frase del tipo: "Lo so, vi vedo proprio messi male... bisogna che qualcuno faccia qualcosa."
Infatti subito dopo tira in ballo quel "qualcuno": il governo centrale, augurandosi che possa fare di più per sostenere i Comuni nell'affrontare i problemi sociali e la crisi economica. Ma si lamenta anche delle eccessive responsabilità che il governo ha dato alle amministrazioni locali (aggiungendo poi tra i "colpevoli" anche la Regione). Secondo Truzzu i sindaci sono stati costretti a fare da "puntaspilli" per tutto, dovendosi occupare, attraverso la polizia locale, di verificare il rispetto delle distanze e delle regole, delle norme di sicurezza in spiaggia e, addirittura, delle condizioni per la riapertura dei centri estivi.

Ora, fermo restando che i soldi dal governo per i problemi sociali e la crisi economica sono arrivati e hanno dato una mano a gran parte degli italiani, penso che siano assolutamente consapevoli che gli aiuti non si possono fermare a questi primi mesi perché sarà comunque un anno molto duro per tutti, mi chiedo invece come avrebbe potuto intervenire in loco il governo per verificare il rispetto delle distanze e delle norme di sicurezza e di riapertura, forse si aspettava che inviasse l'esercito in Sardegna a pattugliare città, strade e spiagge? Provate a immaginare cosa sarebbe successo e quali ripercussioni ci sarebbero state se Conte avesse provato a imporre in città il controllo della sicurezza e il rispetto delle regole attraverso forze governative.
Qualcuno mi suggerisce comunque che probabilmente i compiti ai quali si riferisce il sindaco, in tutte le città spettano e sono svolti a livello locale e mi informa peraltro che di controlli a Cagliari se ne sono visti molto pochi.

Infine Truzzu ha provato a fare anche delle previsioni per la stagione turistica: "Non avendo i crocieristi la vedo complicata. Ci sono però segnali di ripresa e si vedono i primi turisti. Se avremo la possibilità di fare una stagione diversa, allungata magari fino a Natale, offrendo un'immagine di una Sardegna sicura potrebbe essere, soprattutto per i turisti stranieri, un elemento di forza. A patto di riuscire sempre a tenere un sistema di controlli efficiente".

I controlli per l'appunto, che son mancati nei mesi scorsi e che il sindaco non si capacita spetti a lui mettere in atto.

Per quanto riguarda poi i segnali di ripresa, sono veramente spiacente di dovervi informare che ancora oggi non solo è raro incontrare un turista ma si vedono poco anche i cittadini: sia nelle strade che nei centri commerciali si incontra non più di 1/3 delle persone che erano solite muoversi in questo periodo, c'è un discreto numero di negozi che non ha mai riaperto e tanti locali che prima ospitavano attività ora sono vuoti con fuori il cartello "Vendesi", "Affittasi".

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