Dal passaporto sanitario alla scatola di cartone il passo è breve
Dal passaporto sanitario alla scatola di cartone. La deputata Romina Mura del Pd racconta su facebook il suo arrivo a Cagliari aeroporto di Elmas (vedi il testo a fine post) e verrebbe da ridere se non fosse una cosa seria.
Infatti, in attesa della disponibilità della "famosa app Sardegna Sicura" la confusione regna sovrana: dalla scatola messa a disposizione nell'aeroporto di Cagliari per chi eventualmente dovesse decidere di lasciare una sua dichiarazione volontaria, all'aeroporto di Olbia dove si è creata una grande confusione sulla documentazione da produrre tra i passeggeri in arrivo e la guardia giurata tanto da generare un'insolita attesa per chi sbarcava, sino ai traghetti dove è stato richiesto di compilare il modulo cartaceo anche a chi si era già registrato online sul sito della Regione.
Ora sembra che da ieri sera tutto sia pronto perché la procedura per chi vuole venire in Sardegna avvenga esclusivamente per via telematica: prima di partire sarà indispensabile scaricare l'App e inserire i propri dati tramite il cellulare o in alternativa provvedere alla registrazione direttamente sul portale della Regione. Naturalmente non si ha certezza su quali siano le procedure che gli addetti al controllo dovranno adottare per verificare la regolarità della registrazione e su quali sistemi potranno contare per svolgere l'accertamento. Questioni ancora tutte da capire e questo fa presagire ulteriori problemi per le prossime settimane, problemi dei quali certo non abbiamo bisogno: la lunga diatriba tra Solinas e il governo ha frenato e probabilmente scoraggiato i turisti che avevano preventivato di venire in Sardegna a passare le loro vacanze, sarebbe ora di dissolvere finalmente qualsiasi dubbio in merito e verificare che ogni struttura preposta al controllo sappia esattamente cosa fare e possa essere messa nella condizione di svolgere il suo compito con la massima efficienza.
Siamo in attesa nelle prossime ore di una possibile nuova ordinanza da parte di Solinas, visto che quella in vigore dal 3 giugno è in scadenza e sempre che non venga semplicemente prorogata sarà sostituita con un altro provvedimento, si spera chiaro e risolutivo.
Ma leggiamo cosa scrive Romina Mura nel suo profilo facebook:
Ore 23e15. Sbarco a #Elmas. In arrivo da Fiumicino.
Ci rilevano la #temperatura. E va benissimo. Fra l’altro sempre con grande delicatezza e gentilezza.
Accediamo all’area successiva.
Innanzi a noi la scatola di cui alla foto.
È uno #scherzo? No. È proprio una scatola.
Anonima e solitaria. Non c’è nessuno che ci dica a cosa serve. E si sa le scatole non parlano.
Che si fa? Dovrò mettere qualcosa nella povera scatola o dovrò infilarci la mano e pescare una #comunicazione, una #direttiva di comportamento o magari un test rapido per verificare se sono positiva al #Covid?
E se io ci mettessi una #dichiarazione con i miei #dati. #Anagrafici, relativi al mio #domicilio e addirittura quelli attinenti alla mia #salute, in che mani finirebbero? Da chi verrebbero letti e tutelati?
#Mistero...
Allora mettiamola così.
Io capisco tutto.
Ma per cortesia, #levatela quella scatola.
È un pessimo biglietto da visita per la #Sardegna, non assolve alla funzione (immagino) di raccogliere le #registrazioni di chi è arrivato con l’ultimo volo da Roma e potrebbe mettere nei #guai chi gestisce l’aeroporto, che avrà, forse, chissà, autorizzato quella roba lì?
Fidatevi. La maggiorparte dei #passeggeri, dopo averla guardata alcuni con sospetto, altri ( io fra questi) con tenerezza, sono passati senza riporci nulla .. come se la scatola non esistesse.
In principio era il #passaportosanitario..
E poi fu una scatola
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