Italia e Sardegna in rossoarancio ma come mai arrivano gli stranieri in vacanza?
Non si capisce come sia possibile che questo avvenga, viste le restrizioni alle quali sono sottoposti gli Italiani in questo periodo. Vediamo gli obblighi ai quali dovrebbero essere assoggettati coloro che in questo periodo vengono in Italia dalla Germania:
- Obbligo generale di segnalazione all'ASL: Chiunque entri in Italia dall'estero è tenuto a segnalare il proprio ingresso all'Autorità sanitaria competente (ASL).
- Obblighi per chi è stato solo in Paesi UE+: Chi nei 14 giorni precedenti all'ingresso in Italia si sia recato soltanto in Paesi UE+ deve disporre del risultato negativo di un tampone (molecolare o antigenico), effettuato nelle 48 ore precedenti all'ingresso (non è più possibile effettuarlo all'arrivo in Italia). Per la normativa italiana, chi non dispone del risultato negativo di un test deve sottoporsi alla quarantena.
- Tutte le persone che entrano in Italia devono portare con sè durante tutto il viaggio l’apposito modulo di autodichiarazione per l'ingresso dall'estero, debitamente compilato.
- L'ingresso in Italia è consentito per chi viene da Paesi UE+, ma - una volta entrati in Italia - vale il divieto di spostamento verso Regioni diverse da quella da cui si è fatto ingresso nel Paese (o, nel caso si entri da una Regione arancione o rossa, verso Comuni diversi da quello in cui si è entrati), sempre salvo i casi di motivi di lavoro, salute, assoluta urgenza o rientro alla propria abitazione.
- Le Autorità di Polizia possono impedire l'ingresso in Italia, se la destinazione finale dichiarata si trova in una Regione diversa da quella in cui si fa ingresso (o, nel caso di Regioni rosse e arancioni, in un Comune diverso da quello in cui si fa ingresso), e l'ingresso non è giustificato da motivi di necessità (lavoro, salute, assoluta urgenza o rientro alla propria abitazione).
Tornando al caso proposto da La Nuova Sardegna, viene da chiedersi se le stesse disposizioni vengano applicate per chi entra in Italia utilizzando un mezzo proprio, anche perché una volta saltato il controllo in ingresso sarà particolarmente difficile poter rintracciare il turista.
Ma il problema più grande nasce dal fatto che negli aeroporti, nei porti e nelle stazioni ferroviarie di confine, non si dovrebbe far passare nessuno che non abbia la documentazione idonea e la certificazione dei test, mentre purtroppo in assenza di questi ultimi è comunque consentito di entrare in Italia se ci si sottopone a quarantena - chissà se a distanza di qualche giorno ritroveremo il turista per riuscire e verificare il rispetto della quarantena.
Non solo, sono state lasciate aperte alcune strade per chi vuole provare a giocare sporco grazie alle eccezioni che evitano quarantena e tampone, e a chi non si pone problemi basta inserire quella giusta nell'autodichiarazione. Per esempio si prestano benissimo le eccezioni previste per chiunque faccia ingresso in Italia per un periodo non superiore alle 120 ore per comprovate esigenze di lavoro, salute o assoluta urgenza; ma anche per il personale di imprese ed enti aventi sede legale o secondaria in Italia per spostamenti all'estero per comprovate esigenze lavorative di durata non superiore a 120 ore - con queste due eccezioni infatti ci si possono giocare ben 5 giorni di vacanza. Ma per i più spavaldi si può tentare anche di utilizzare quella per chiunque transiti, con mezzo privato, nel territorio italiano per un periodo non superiore a 36 ore, è vero che esiste l’obbligo, allo scadere di detto termine, di lasciare immediatamente il territorio nazionale, ma chi ti verrà a cercare o troverà se rimani qualche giorno in più?
L'articolo della Nuova Sardegna conclude: "Torna d’attualità la richiesta del pieno coinvolgimento della compagnie marittime, con la possibilità di effettuare i controlli e tutti gli accertamenti previsti nel porto di partenza e non in quello di arrivo. Sarebbe la soluzione a gran parte dei problemi: perché chi non è in regola non parte, chi risulta positivo viene bloccato prima di imbarcarsi ed evita - tra l’altro - di creare situazioni di possibile contagio anche a bordo dei traghetti. E consente agli operatori dei porti di arrivo di agire senza dover continuamente fronteggiare le emergenze legate proprio alla gestione di passeggeri che trasferiscono sullo scalo di arrivo tutti quei problemi che, invece, avrebbero dovuti essere già risolti prima dell’imbarco. Qualunque sia la destinazione.Restano le falle, quindi, che con il traffico dei passeggeri stranieri sono ancora più evidenti."
Ancora una volta, il distacco dei nostri politici ed esperti dalla realtà di tutti i giorni, la totale mancanza di una visione sistemica, la stesura di misure di contenimento sempre parziali e che non tengono conto delle difficoltà per chi è preposto alle opportune verifiche, uniti all'oramai cronica assenza di un costante controllo all'interno dei territori, portano a pensare che l'emergenza sanitaria durerà ancora a lungo nonostante le ulteriori chiusure previste che stanno progressivamente distruggendo il tessuto economico.
A salvarci sarà il vaccino, ma anche aprendo questo capitolo ciò che troviamo non è esattamente quello che avremmo voluto vedere e avrebbe assolutamente dovuto essere.
https://www.lanuovasardegna.it/regione/2021/03/24/news/controlli-sugli-stranieri-missione-impossibile-1.40070306
Commenti
Posta un commento
Chi commenta con account Google pubblica il link al proprio profilo. Per informazioni sulle policy consultare il seguente indirizzo:
https://policies.google.com/privacy?hl=it