A fatti avvenuti è molto facile fare la solita ramanzina a una massa non meglio definita di persone colpevoli di aver adottato comportamenti che hanno portato la Sardegna in zona rossa. Il nostro "presidente" Solinas pensa così di riuscire a tirarsi fuori da ogni responsabilità: "Purtroppo paghiamo una diffusione virale che ha camminato sulle gambe delle persone. Non dobbiamo nasconderci dietro un dito, alcuni atteggiamenti non sono stati propriamente responsabili". Due affermazioni che fanno chiarezza e sicuramente ci aiuteranno a superare l'inconsistente gestione sanitaria e i forti ritardi nelle vaccinazioni.
Chissà se parlando di atteggiamenti non propriamente responsabili (notate la finezza del giro di parole) fa riferimento anche a quel pranzo nella struttura termale di Sardara, un misterioso incontro al quale avrebbero partecipato una quarantina di persone - venti scappati dalla porta di servizio dopo l'intervento della Guardia di Finanza - tra cui politici e dirigenti regionali. Nell'articolo pubblicato su L'Unione Sarda che parla dell'accaduto viene riportata anche una nota a firma dei consiglieri Progressisti: "La Sardegna da lunedì entra in un nuovo lockdown. A sentire il Presidente le responsabilità non sarebbero legate alla pessima gestione della sanità e alla peggior campagna vaccinale d'Italia ma agli algoritmi e ai 'cittadini che non hanno rispettato i limiti". Per quanto riguarda il pranzo-incontro il gruppo dei Progressisti è intenzionato a presentare una interrogazione in consiglio regionale: "Sarebbe un fatto gravissimo se tra questi ci fossero persone di stretta fiducia del Presidente e da lui nominati in enti, aziende, gabinetti, Giunte inspiegabilmente riuniti a tavola, contro ogni regola, non si sa bene a fare cosa, a parlare di cosa e in qualità di cosa".
Questo fatto non assolve certo i sardi che con i loro comportamenti hanno indubitabilmente (come ci insegna Locatelli) contribuito a far fare un doppio passo indietro alla Sardegna in poche settimane, basta citare quella cena dell'ultimo giorno in zona bianca per festeggiare un compleanno, che oltre a una quarantina di contagiati è costata la vita all'ottantunenne festeggiato, i tanti assembramenti di persone più o meno giovani con quasi nessuna attenzione per il contagio, fuori dai bar, davanti a chioschi e paninoteche volanti, le combriccole nelle piazze o negli angoli meno visibili in città. Volendo si potrebbero anche citare le persone con la mascherina abbassata intenti a discutere animatamente e a distanza ravvicinata con amici e conoscenti, senza contare chi ne fa a meno perché sta fumando, perché è seduto a un tavolino del bar anche se non sta consumando, perché sta portando a spasso il cane (pare che i padroni dei cani siano immuni), perché ha i pantaloni corti e le scarpe da tennis, perché parla al cellulare o semplicemente perché a lui-lei la mascherina da fastidio (è risaputo che il restante 95% delle persone preferisce di gran lunga respirare solo attraverso una mascherina).
A raccontarla così sembrerebbe che in fondo Solinas non abbia torto, se non fosse che tutte quelle persone che hanno un comportamento non propriamente responsabile si possono permettere di agire così perché i controlli sono quasi inesistenti e, diversamente da quanto pensavo inizialmente, non vengono fatti quasi mai neppure su specifica richiesta d'intervento da parte di altri cittadini.
Il fenomeno sembra non essere limitato alla sola Sardegna e questa improvvisa e pesante crisi sta aprendo un grande interrogativo sul valore delle persone alle quali stiamo da qualche tempo affidando il governo dei territori.
Emiliano, presidente della Regione Puglia, il primo del mese (non è un pesce d'aprile) ha intimato alla sua popolazione: "Non chiedete continuamente più controlli perché non sono in grado di farli o comunque non li vogliono fare. Vi prego di autogestirvi..."
Dovrebbe essere chiaro a Solinas ed Emiliano che nessuno può volere o pretendere che ci siano le pantere della polizia e le camionette dei carabinieri in ogni strada a verificare ogni minima infrazione, per quanto sintomo di poca comprensione e attenzione al problema hanno sicuramente un impatto poco rilevante sulla curva di contagio. Ma quando assistiamo ad assembramenti con decine di persone, quando vediamo l'esempio del pranzo con 40 politici e dirigenti regionali o la cena per un compleanno con dozzine di partecipanti e quasi nessuna protezione, non si può assolutamente trascurare il fatto che ci sono soggetti e attività che vanno controllate e che questo dovrebbe essere il minimo sindacale da parte delle autorità competenti se si vuole tornare a una vita normale.
Per fortuna adesso abbiamo i vaccini e saranno loro la soluzione definitiva se raggiungiamo velocemente un'alta percentuale di persone protette, in particolare quelle che sono a maggior rischio per età o patologie. Anche se in maniera del tutto casuale Sardegna e Puglia hanno un altro punto in comune: sono agli ultimi posti in Italia sull'avanzamento delle vaccinazioni.
Ma nonostante tutto Solinas è ottimista, riferendosi ai dati che ci hanno portato in zona rossa precisa: "Sono dati riferiti a due settimane fa, ma abbiamo i dati dell'ultima settimana che ci dice che il contenimento è già in atto e si stanno riducendo i numeri".
Pensa come siamo bravi, stiamo già riducendo i numeri e senza aver fatto niente.
Sul campo vaccini dobbiamo ringraziare l'intervento del generale Figliuolo che - con buona pace di Michela Murgia - ha dato una accelerazione importante a tutto il processo e posto obiettivi precisi che le regioni non possono fare a meno di rispettare.
Solinas, che sino a poche settimane fa era in fortissimo ritardo, tanto che la Sardegna puntava l'ultimo posto in classifica, non solo continua a parlarci degli obiettivi che si è data la regione come se fosse stata una sua decisione, ma adesso vuole vaccinare tutti prima dell'inizio della stagione turistica e incalza gli altri perché gli sia consentito avere più vaccini.
Riferimenti:
https://www.unionesarda.it/articolo/news-sardegna/cagliari/2021/04/10/zona-rossa-solinas-paghiamo-atteggiamenti-non-responsabili-136-1136152.html
https://www.unionesarda.it/articolo/news-sardegna/provincia-cagliari/2021/04/11/quella-cena-nell-ultimo-giorno-di-zona-bianca-43-contagi-e-un-mor-136-1136496.html
https://www.unionesarda.it/articolo/politica/2021/04/10/sardara-politici-e-dirigenti-regionali-al-ristorante-multe-e-pole-1-1136241.html
https://www.fanpage.it/politica/sardegna-pranzo-di-gruppo-con-40-persone-tra-politici-e-dirigenti-alla-vigilia-della-zona-rossa/
https://www.adnkronos.com/covid-puglia-oggi-boom-contagi-emiliano-autogestitevi_2pmtgpipSJl8lGLnHYFgBp
Commenti
Posta un commento
Chi commenta con account Google pubblica il link al proprio profilo. Per informazioni sulle policy consultare il seguente indirizzo:
https://policies.google.com/privacy?hl=it