Incontro sulla Mobilità Pedonale a Cagliari.
All'interno della Settimana Europea della Mobilità, sabato 21 settembre si è tenuto un incontro organizzato dall'Urban Center Cagliari e il Comune, che partendo dal tema "Strategie per una mobilità sostenibile", ha affrontato il nodo della Mobilità Pedonale nella nostra città.
L'Associazione Urban Center si propone di promuovere la cittadinanza attiva, favorendo la partecipazione dei cittadini all'interno delle istituzioni e della società civile, svolgendo attività di comunicazione e informazione, organizzando convegni e conferenze, sviluppando idee per il miglioramento della qualità della vita nell'area di Cagliari.
L'Associazione Urban Center si propone di promuovere la cittadinanza attiva, favorendo la partecipazione dei cittadini all'interno delle istituzioni e della società civile, svolgendo attività di comunicazione e informazione, organizzando convegni e conferenze, sviluppando idee per il miglioramento della qualità della vita nell'area di Cagliari.
Il sistema urbano delle nostre città presenta uno squilibrio a favore del trasporto privato, dato che in passato le logiche di sviluppo non tenevano nella giusta considerazione il possibile impatto sociale e sulla salute derivante dal continuo incremento del traffico cittadino: inquinamento acustico e atmosferico, stress, incidentalità.
Oggi che si tenta faticosamente di invertire marcia, la possibilità di muoversi facilmente a piedi senza ostacoli che ne limitino continuamente la libertà, in un ambiente sano, confortevole e privo di pericoli, rappresenta uno dei punti cardine per l'avvio di un concreto processo di rinnovamento della mobilità all'interno delle nostre città.
Oggi che si tenta faticosamente di invertire marcia, la possibilità di muoversi facilmente a piedi senza ostacoli che ne limitino continuamente la libertà, in un ambiente sano, confortevole e privo di pericoli, rappresenta uno dei punti cardine per l'avvio di un concreto processo di rinnovamento della mobilità all'interno delle nostre città.
- Introduzione all'incontro a cura di Francesco Accardo di Urban Center; moderatore Paolo Sebastian Rapeanu di Unica Radio.
Il primo intervento è stato di Federico Matta di Urban Center, che dopo aver fatto il punto sulla Mobilità Pedonale a Cagliari, ha mostrando alcune foto esplicative delle difficoltà che esistono in alcune vie cittadine, parlando della necessità di dare priorità ai pedoni nella pianificazione urbana e dei trasporti, di creare una rete pedonale continua e di qualità, e favorire gli interscambi tra le rete pedonale e i mezzi di trasporto pubblici.
E' stato poi illustrato il progetto "Metrominuto Cagliari" realizzato da Urban Center, ispirandosi a quanto fatto nella città spagnola di Pontevedra nel 2011. Si tratta di una mappa indirizzata a coloro che amano camminare, e nella quale vengono riportati nove percorsi che attraversano Cagliari, tra storia, cultura e tempo libero, con i tempi di percorrenza a piedi di ogni singola tappa.
Il primo intervento è stato di Federico Matta di Urban Center, che dopo aver fatto il punto sulla Mobilità Pedonale a Cagliari, ha mostrando alcune foto esplicative delle difficoltà che esistono in alcune vie cittadine, parlando della necessità di dare priorità ai pedoni nella pianificazione urbana e dei trasporti, di creare una rete pedonale continua e di qualità, e favorire gli interscambi tra le rete pedonale e i mezzi di trasporto pubblici.
Sono quindi intervenuti Stefano Melis e Luigi Serra dell'Associazione APA Training: che hanno parlato della rilevanza di una adeguata attività motoria per il mantenimento di un buon stato fisico e di salute, con particolare attenzione per i soggetti a rischio di obesità, diabete, ipetensione, ecc., sottolineando alcune delle iniziative prese in tal senso dall'associazione.
La parola è poi passata a Gianfranco Fancello, del Dipartimento Ingeneria del Territorio dell'Università di Cagliari, che dopo aver presentato alcuni dati statistici relativi alla mobilità, sia relativamente alla ripartizione per mezzo di trasporto, sia alle ZTL e Aree Pedonali, ha insistito sulla necessità assoluta di definire anche per la Mobilità Pedonale adeguati criteri di pianificazione e progettazione come per le altre modalità di trasporto. L'adozione di standard condivisi, possibilmente a livello internazionale, è indispensabile per indirizzare con chiarezza gli Enti e le Imprese coinvolte.
Nel succesivo intervento, Francesco Sechi di Systematica Mlab, coordinatore del Piano Urbano della Mobilità, dopo aver parlato degli obiettivi specifici del piano sulla mobilità pedonale, ha sottolineato la necessità di porre l'attenzione su ogni particolare che possa rappresentare un ostacolo o una fonte di pericolo per chi si muove a piedi: dal posizionamento delle vasche per piante e fiori, ai cassonetti della spazzatura, alle situazioni in cui si verificano interruzioni dei marciapiedi o un loro un marcato restringimento, e quindi l'importanza di rimediare a tutta una serie di situazioni che attualmente limitano in maniera evidente la mobilità di chi si muove a piedi a Cagliari.
Ha preso poi la parola Proto Tilocca, dirigente del CTM, che insieme alle statistiche relative alla mobilità nelle ZTL e nelle aree pedonali di Cagliari, ha illustrato i benefici che sono stati riscontrati sul livello di inquinamento grazie a quanto realizzato sino a oggi. Ha poi fatto vedere i dati di incremento delle vendite registrati su diverse città europee in seguito alla pedonalizzazione di quartieri o zone cittadine, con l'intento di tranquillizzare i tanti commercianti convinti erroneamente che le zone pedonali allontanino la clientela. Ha quindi invitato tutti gli attori coinvolti nel processo di innovazione a procedere con determinazione nella strada intrapresa, senza farsi vincolare eccessivamente da ogni singola richiesta/protesta proveniente dall'esterno.
Il successivo intervento è stato di Guido Portoghese, Presidente della Commissione Trasporti, che ha illustrato quanto programmato in merito alla riqualificazione degli spazi stradali, agli itinerari pedonali e alla pedonalità privileggiata, sottolineando le azioni previste per migliorare la sicurezza dei pedoni.
Di seguito è stata data la parola al Prof. Franco Annunziata del Facoltà di Ingegneria, che pur valutando positivamente quanto detto dai relatori, ha richiamato l'attenzione sul pericolo che si corre sottovalutando la necessità di dare una risposta adeguata al traffico in entrata dall'Area Vasta, che raddoppia ogni giorno i mezzi privati in circolazione all'interno di Cagliari.
In fine è intervenuto l'Assessore ai Trasporti del Comune, Mauro Coni, al quale sono state poste dal moderatore una serie di domande sulla situazione relativa alla mobilità nell'area di Cagliari: progetti, lavori in corso, lamentele dei cittadini.
l'Assessore si è detto assolutamente convinto, al di là delle polemiche che sorgono immancabilmente quando si avviano importanti opere di rinnovamento, dei benefici importanti che i cittadini di Cagliari avranno dal piano di pedonalizzazione in via di realizzazione.
Ha voluto però sottolineare che, per quanto il Comune sia sensibile alle necessità dei cittadini che posseggono un'auto e sia impegnato a limitarne i disagi, non è comunque tenuto a garantire i posti macchina gratuiti ai residenti, e che i parcheggi a pagamento già esistenti non sono mai al completo, dato che nonostante i prezzi agevolati molte persone decidono di non usufruirne.
Per quanto mi riguarda personalmente: mi piace camminare e sono un assiduo frequentatore dei parchi e dei quartieri storici della città, e farei volentieri a meno di guidare la macchina in mezzo al traffico congestionato del centro. Questo mi porta a essere assolutamente favorevole al fatto di promuovere la pedonalizzazione di alcune zone della città, e a mettere in atto tutta quella serie di misure che consentano di muoversi agevolmente e in sicurezza, potendo godere delle bellezze della nostra meravigliosa città.
Concordo anche con l'Assessore Coni quando afferma che all'avvio di un progetto innovativo, è praticamente impossibile che non vi siano contestazioni e proteste, anche perché la protesta fine a se stessa, purtroppo non è più il patrimonio di pochi scettici per vocazione, ma è diventata un vero e proprio fenomeno di massa.
Nonostante sia d'accordo con la maggior parte delle cose dette, devo però ammettere che in alcuni momenti dell'incontro ho provato un qualche disagio: una sensazione che mi coglie ogni volta che ho l'impressione che sia in corso una "crociata".
Nel caso specifico sono stato assalito dal dubbio che, pur partendo da presupposti assolutamente condivisibili e nonostante quanto esposto nel piano urbano di mobilità, si possa essere indotti dalla forte spinta dovuta all'inderogabilità del problema e dalla pressione degli impegni assunti con gli elettori, a trascurare o sottovalutare il fatto che le problematiche riguardanti una collettività devono assolutamente essere portate a soluzione attraverso una visione complessiva e integrata della realtà.
Non si può affrontare la questione riguardante la pedonalizzazione e le piste ciclabili, senza considerare la necessità di gestire il traffico privato dovuto ai residenti, quello del trasporto merci e di coloro che si spostano ogni giorno dai paesi vicini per venire a lavorare o fare compere in città; non si può evitare di chiedersi dove troveranno parcheggio tutti questi mezzi, in quale misura e come debba essere potenziato il sistema di trasporto pubblico urbano ed extraurbano.
Nel momento poi, in cui si decide di pedonalizzare e dedicare a verde un'area nella quale si sviluppa del traffico privato, è indispensabile preoccuparsi di risolvere, prima dei lavori o in contemporanea, i problemi che a causa di quelle opere si vengono a creare: disagi sulla viabilità, contrazione dei parcheggi disponibili, insufficienza dei trasporti pubblici, difficoltà per i mezzi che trasportano le merci di rifornire le attività commerciali.
Limitare l'uso dell'automobile privata deve comportare il fatto di offrire al cittadino alternative efficienti di mobilità, che devono garantire prestazioni e confort quantomeno comparabili con quelli che oggi gli vengono assicurati dall'utilizzo della propria autovettura, solo così si può riuscire nell'intento di portare le persone a modificare le proprie abitudini, e disincentivare l'utilizzo dell'auto in città.
Per quanto riguarda i parcheggi che verranno a mancare, ha ribadito che per ogni singola zona si sta cercando di trovare la soluzione più idonea: apertura di nuovi parcheggi a pagamento, fornitura ai residenti di stalli a prezzi agevolati particolarmente vantaggiosi, e in alcune strade nelle quali la carreggiata lo consente (vedi quartiere Fonsarda), verrà modificata la viabilità passando da doppio senso a senso unico, così da poter recuperare un 30% di stalli sull'attuale capacità.
Ha voluto però sottolineare che, per quanto il Comune sia sensibile alle necessità dei cittadini che posseggono un'auto e sia impegnato a limitarne i disagi, non è comunque tenuto a garantire i posti macchina gratuiti ai residenti, e che i parcheggi a pagamento già esistenti non sono mai al completo, dato che nonostante i prezzi agevolati molte persone decidono di non usufruirne.
Per quanto mi riguarda personalmente: mi piace camminare e sono un assiduo frequentatore dei parchi e dei quartieri storici della città, e farei volentieri a meno di guidare la macchina in mezzo al traffico congestionato del centro. Questo mi porta a essere assolutamente favorevole al fatto di promuovere la pedonalizzazione di alcune zone della città, e a mettere in atto tutta quella serie di misure che consentano di muoversi agevolmente e in sicurezza, potendo godere delle bellezze della nostra meravigliosa città.
Concordo anche con l'Assessore Coni quando afferma che all'avvio di un progetto innovativo, è praticamente impossibile che non vi siano contestazioni e proteste, anche perché la protesta fine a se stessa, purtroppo non è più il patrimonio di pochi scettici per vocazione, ma è diventata un vero e proprio fenomeno di massa.
Nonostante sia d'accordo con la maggior parte delle cose dette, devo però ammettere che in alcuni momenti dell'incontro ho provato un qualche disagio: una sensazione che mi coglie ogni volta che ho l'impressione che sia in corso una "crociata".
Nel caso specifico sono stato assalito dal dubbio che, pur partendo da presupposti assolutamente condivisibili e nonostante quanto esposto nel piano urbano di mobilità, si possa essere indotti dalla forte spinta dovuta all'inderogabilità del problema e dalla pressione degli impegni assunti con gli elettori, a trascurare o sottovalutare il fatto che le problematiche riguardanti una collettività devono assolutamente essere portate a soluzione attraverso una visione complessiva e integrata della realtà.
Non si può affrontare la questione riguardante la pedonalizzazione e le piste ciclabili, senza considerare la necessità di gestire il traffico privato dovuto ai residenti, quello del trasporto merci e di coloro che si spostano ogni giorno dai paesi vicini per venire a lavorare o fare compere in città; non si può evitare di chiedersi dove troveranno parcheggio tutti questi mezzi, in quale misura e come debba essere potenziato il sistema di trasporto pubblico urbano ed extraurbano.
Nel momento poi, in cui si decide di pedonalizzare e dedicare a verde un'area nella quale si sviluppa del traffico privato, è indispensabile preoccuparsi di risolvere, prima dei lavori o in contemporanea, i problemi che a causa di quelle opere si vengono a creare: disagi sulla viabilità, contrazione dei parcheggi disponibili, insufficienza dei trasporti pubblici, difficoltà per i mezzi che trasportano le merci di rifornire le attività commerciali.
Limitare l'uso dell'automobile privata deve comportare il fatto di offrire al cittadino alternative efficienti di mobilità, che devono garantire prestazioni e confort quantomeno comparabili con quelli che oggi gli vengono assicurati dall'utilizzo della propria autovettura, solo così si può riuscire nell'intento di portare le persone a modificare le proprie abitudini, e disincentivare l'utilizzo dell'auto in città.
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