Il mistero della biodinamica che vogliono far diventare scienza finanziabile dallo stato


Quella dell'agricoltura biodinamica equiparata a quella biologica è una storia che ha dell'incredibile se si pensa che siamo nel 2021 e non nel medioevo, se si riflette su quale sia il contributo che anno dopo anno ci arriva dalla scienza in ogni possibile campo. Bastano le continue novità in merito alla tecnologia, alla medicina, alla salvaguardia degli ecosistemi, per capire quanto grande dovrebbe essere l'impegno da parte dello Stato per dare finalmente un deciso impulso alla ricerca e salvaguardare il rigore del metodo scientifico, evitando ogni possibile regressione oscurantista, attuata attraverso una comunicazione errata, forviante e su basi meramente commerciali. E invece...
Ma prima di affrontare l'argomento, vediamo alcuni esempi delle news su ricerca e scienza che ho trovato in rete con una veloce ricerca e mettiamole a confronto con le fantastiche tesi della biodinamica:

- il rover Nasa Perseverance, con il piccolo elicottero Ingenuity nel suo marsupio tecnologico, atterra sul suolo di Marte con una precisione svizzera; 
- i vaccini per Covid-19: un piccolo miracolo scientifico, frutto della collaborazione tra aziende, settore pubblico, ricercatori e cittadini, mai prima d’ora un vaccino era stato approvato, prodotto e distribuito in meno di un anno; 
- la ricerca e innovazione tecnologica per celle solari ad alta efficienza, nuova frontiera del fotovoltaico che parte dal Laboratorio Dispositivi Innovativi del Centro di ricerche dell'Enea di Portici, dove è stato raggiunto quello che i ricercatori definiscono un “record di efficienza” pari al 20,8 per cento per celle solari in perovskite;
- il progetto Horizeo di Engie e Neoen sul fotovoltaico, che prevede una mega installazione multi-tecnologica da realizzare nel comune di Saucats, nel dipartimento della Gironda: un parco fotovoltaico da 1 gigawatt abbinato a batterie per l'accumulo energetico e un elettrolizzatore per produrre idrogeno verde;
- Da Londra a Bangalore a Venezia, aumentano il numero di strade realizzate con plastica riciclata. Garantiscono una miglior tenuta e una marcata riduzione dei costi oltre a consentire il recupero delle plastiche impossibili da riciclare;
- Il via libera dell'Fda al farmaco contro l'Alzheimer aducanumab, arrivato oggi, viene dopo vent'anni di fallimenti della ricerca in questo campo, e di sicuro aumenta le speranze di milioni di pazienti in tutto il mondo;
- Un nuovo sensore ottico miniaturizzato per rilevare tracce di batteri, di virus e di tossine, nonché di altre sostanze, da vari campioni, tra cui acqua, sangue, liquido cerebrospinale e cibo. Il nuovo sensore, denominato PEGASUS, può essere facilmente utilizzato perché non richiede particolari attrezzature o particolari addestramenti.

Ma nonostante i continui innegabili progressi ottenuti da chi lavora con metodo scientifico, il 20 maggio - seduta n. 329 del Senato sul disegno di legge 988 - “Disposizioni per la tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacoltura con metodo biologico”, il Senato ha approvato l’equiparazione tra l’agricoltura biodinamica a quella biologica
Unico voto contrario quello della Senatrice a vita e ricercatrice Prof. Elena Cattaneo che ha giustamente denunciato la totale infondatezza delle pratiche biodinamiche da lei definite, nel suo intervento, “non solo antiscientifiche, ma schiettamente esoteriche e stregonesche”."

In pratica, con la lodevole finalità di migliorare la normativa che regolamenta le produzioni biologiche, si fa passare una disciplina che stimati scienziati non fanno fatica a definire una vera e propria presa per i fondelli nei confronti degli agricoltori che acquistano i relativi preparati nella convinzione di migliorare la loro produzione e dei consumatori che acquistano i prodotti a prezzi moltiplicati convinti di poter mangiare qualcosa di migliore, per sapore e qualità, rispetto al prodotto biologico certificato.

Piero Bevilacqua, professore ordinario di Storia contemporanea, contesta le parole della Cattaneo: "Ammettiamo pure che i preparati biodinamici dileggiati dalla Cattaneo siano pura stregoneria. Che cosa accade in concreto nelle aziende agricole in cui vengono applicati? Quali danni producono alla terra? In realtà tanto il corno letame, sciolto in acqua e spruzzato al suolo, che il compost da cumulo – le pratiche dominanti di fatto nelle aziende biodinamiche – vengono utilizzati per fertilizzare la terra, per iniziare il ciclo produttivo arricchendo il suolo di sostanza organica".

Peccato che proprio queste parole rendano evidente quanto poco ci sia di attendibile nelle dichiarazioni del professore di storia, che furbescamente cerca di spostare l'attenzione di chi legge parlando di una pratica capace di portare un importante e concreto arricchimento naturale del suolo. A lui risponde il chimico Silvano Fuso, che per correttezza si è avvalso della consulenza di agronomi esperti del gruppo Scienze e Tecnologie per l’Agricoltura (SETA)"Bevilacqua sostiene che l’uso del cornoletame arricchisce comunque il suolo di sostanza organica. Come si può leggere nel dettaglio nel mio articolo “Agricoltura biodinamica, se lo Stato finanzia una stregoneria”, se si fanno due calcoli, si deduce che su ogni metro quadrato di terreno, viene sparsa una quantità di letame che varia da 8 a 25 milligrammi. Del tutto irrisoria per apportare qualche beneficio al terreno. Nello stesso mio articolo, cito studi che mostrano come la superiorità della qualità dei prodotti biodinamici non sia mai stata dimostrata. Inoltre, anche per quanto riguarda l’impatto ambientale non vi è alcuna dimostrazione che l’agricoltura biodinamica sia preferibile."

Un'altra argomentazione è portata da Maurizio Gily, agronomo e docente presso l’Università di Scienze Gastronomiche, che sostiene: "La biodinamica non ha un sistema di certificazione ufficiale, è finanziata solo se, e in quanto, dotata di una certificazione di agricoltura biologica (e diverse aziende biodinamiche non ce l'hanno). Quindi l'azienda prende i contributi, che peraltro sono soldi europei strettamente finalizzati a questo scopo."

Ma se il termine "biodinamica" non ha alcuna rilevanza e meno che mai una certificazione a qualsiasi livello che ne possa attestare la bontà del metodo, e per avere dei finanziamenti si deve dimostrare di rientrare nelle regolamentazioni dell'agricoltura biologica, come mai è stato necessario inserirla nella legge ed equipararla al biologico? 
Su questo quesito non esistono risposte, anzi la risposta del Senato è stata quella di rifiutare l'eliminazione del termine biodinamica dalla legge, qualche politico si scoccia pure quando si pone questa domanda e risponde che: bisogna accettare la cosa e smetterla di porre problemi inutili, loro hanno vagliato con attenzione la materia e gli scienziati si ergono a giudici di qualcosa che non hanno ben compreso. Gli scienziati non capiscono di scienza.
Altri cercano di sminuire il problema presentandolo come una questione di lana caprina: se i composti utilizzati dalla biodinamica sono dei prodotti naturali e non fanno del male a nessuno (ndr: se non al portafoglio), non interessa che vengano proposti come frutto di pratiche magiche e rituali, le credenze popolari sono sempre esistite e sempre esisteranno, quindi non c'è motivo di osteggiarle.

Non facciamoci confondere da questo genere di argomentazioni, altrimenti dovremmo far finanziare dallo stato anche coloro che, senza ovviamente far del male, leggono le carte o vendono pozioni naturali miracolanti, che inventano rituali e ricette per aspiranti streghe o che tolgono il malocchio. Una cosa è trovare divertenti e persino interessanti libri e film su leggende, stregonerie ed esoterismo, altro passo è sottrarre parte dei già ridotti finanziamenti alla ricerca per incentivare corsi e studi sul cornoletame.

E la volpe disse: “Tu fai in questo campo una piccola buca e ci metti dentro, per esempio, uno zecchino d’oro. Poi ricopri la buca con un po’ di terra: l’annaffi con due secchie d’acqua di fontana, ci getti sopra una presa di sale, e la sera te ne vai tranquillamente a letto. Intanto, durante la notte, lo zecchino germoglia e fiorisce, e la mattina dopo di levata, ritornando nel campo, che cosa trovi? Trovi un bell’albero carico di tanti zecchini d’oro quanti chicchi di grano può avere una bella spiga nel mese di giugno”.

Giusto per agevolare chi non ha idea di cosa sia il più classico dei prodotti biodinamici: il preparato 500 e 500K denominato cornoletame, e come si ottiene, riporto la relativa scheda tratta da un sito che commercia prodotti biodinamici. Nel leggerlo tenete sempre a mente che il produttore consiglia una quantità di prodotto pari a 200g. per ettaro, corrispondenti a 0,02g. per metro quadrato di terreno.

SCHEDA D’USO DEL CORNOLETAME: 500 E 500K

Che cos’è:

si prende della fatta fresca di vacca (max una settimana) e si inserisce in un corno di mucca ed interrata dal periodo di S. Michele (29/9) no dopo Pasqua (io consiglio di estrarlo anche verso metà maggio) e che si presenta quando si dissotterra si presenta come humus, scuro, inodore o profumato di sottobosco, fresco, umido e colloidale.

A cosa serve:

è uno “lievito” dei processi vitali della terra: può essere considerato un attivatore della formazione dell’humus e della radicazione e conseguente sviluppo delle piante.

Processa ed attiva nel terreno e nell’apparato radicale le forze dei pianeti sottosolari (Luna, Mercurio e Venere)

Dove e quando si usa:

  • Si spruzza principalmente sul terreno in primavera ad inizio vegetativo (febbraio -maggio) ed anche in estate prima delle semine estive ed in autunno, a ne stagione agricola, dopo la raccolta
  • la base fondamentale per l’uso del 500 è che il terreno dove si spruzza sia umido all’atto della spruzzatura: se si deve usare e non ci sono queste condizioni si spruzza di sera molto tardi per avere un minimo di umidità
  • Si può adoperare come bagno radici prima delle semine o trapianti (leggere articolo sui Bagni Sementi)
  • E’ ottimo usarlo nell’allestimento della Pasta per Tronchi Agri.Bio

Come si conserva e come si usa:

  • Si conserva in un contenitore preferibilmente di rame (metallo di Venere) con il fondo forato e con un apposito sottofondo per raccogliere l’eccesso di umidità, dentro una cassa di legno non trattato, conservata in un luogo fresco e rivestita da uno strato di torba di almeno 8-10 cm e può essere così conservato per almeno 2-3 anni da quando è stato estratto dal corno.
  • Nel contenitori di vetro tende a rimanere troppo umido ed anche per questo non ritengo il vetro (silice) un buon contenitore per il 500.
  • Verificare periodicamente (almeno ogni 2 mesi) lo stato del preparato: se asciuga troppo bagnarlo con uno spruzzino con acqua di fonte e dargli una mescolata; se è troppo umido verificare che il contenitore abbia i buchi sul fondo liberi per lo scolo dell’umidità eccessiva od arieggiarlo in ombra 
  • quando si usa va dinamizzato per un’ora nel pomeriggio/sera (15-19); la dinamizzazione fatta a mano dura diversi giorni, mentre quella fatta a macchina dura poche ore.
  • Per chi ha piante di frutta od ornamentali vecchie e stanche, è utile fare delle “iniezioni” di 500 da 20-30 cc l’una nel terreno ad una profondità di almeno 20- 40 cm con appositi punte di ferro per fare il buco per poi riempirle con la canna della pompa a spalle
  • E’ molto utile usare nell’acqua di dinamizzazione tisane di ortica, gusci d’uova, equiseto, quercia ed altre piante (vedi articolo sui coadiuvanti per la dinamizzazione)
  • Per dinamizzare il 500 si usa oggi solitamente una quantità di acqua di 30 – 35 litri ad ettaro, ma consiglio di usarne almeno 50 litri per chi inizia a fare biodinamica; in caso di terreno asciutto aumentare l’acqua da dinamizzare no a 150 -200 litri per ettaro

Il preparato 500 si trova oggi sotto diverse formulazioni:

  1. Preparato 500

  2. Preparato 500 compostato o Preparato 500 K o 500 P

  3. Si allestisce inserendo i preparati da cumulo all’interno della cassa dove si conserva il 500 e deve

    maturare per almeno 2 mesi

  4. Nuovi 500 (vedi articolo seguente Nuovi preparati a base di Cornoletame)

Il 500 ed i nuovi 500 si usano in dosi da 200 gr. per ettaro (usarne di meno ne in cia il corretto processo).

Il 500 K si usa alla dose di 100 gr. per ettaro: nel 500 K dopo l’estrazione vengono inseriti nei contenitori di rame i preparati da cumulo (502, 503, 504, 505, 506 e 507) e lasciato maturare per almeno due mesi prima di essere usato.

P.S.: per le aziende che praticano l’agricoltura biodinamica da molti anni si possono anche usare dosi minori, ma per almeno i primi 5 anni vanno sempre rispettate queste dosi minime.

Modalità di uso

  • il 500 o 500 K viene dinamizzato per un’ora in 35 – 50 litri di acqua tiepida (35-38°) non clorata, per ettaro 
  • la quantità d’acqua per dinamizzare dev’essere funzionale ed in relazione allo stato del terreno: con terreno asciutto si aumenta l’acqua da dinamizzare no a 150-200 litri per ettaro senza aumentare la dose di 500, con terreno umido ne possono bastare anche solo 30-35 litri di acqua 
  • è consigliabile usare il 500 almeno due volte in primavera ed una in autunno
  • per mia esperienza consiglio la regola del 3-2-1: ovvero in primavera la prima volta usarlo tre volte di seguito a distanza di una 5-7 giorni, il secondo anno due volte, sempre a distanza di una settimana e dal terzo anno una volta in primavera.
  • il 500 è da dinamizzare e spruzzare per ogni nuova semina 
  • la temperatura dell’acqua deve essere tiepida (da 35° a 38°) 
  • l’acqua non deve essere riscaldata da corrente elettrica o microonde ma solo con fuoco a legna od a gas 
  • l’acqua deve essere preferibilmente piovana o di pozzo o di fonte (non ristagnante da troppo tempo, senza odori o presenza di alghe, mu e, insetti etc.)
  • se proprio si deve usare acqua di acquedotto, questa deve essere agitata e lasciata all’aria aperta a decantare per almeno 24 – 48 ore (per far esalare il cloro)
  • è sconsigliabile l’acqua ferruginosa o quella con elevato quantitativo di calcio od acque salate 
  • controllare il pH dell’acqua (usare una cartina tornasole), se supera il 6,5 abbassare il pH con aceto (200 cc ogni 30 litri di acqua)
  • il 500 deve sempre venire attivato per mezzo di un processo vitalizzante che si chiama dinamizzazione biodinamica che dura 60 minuti (vedi scheda)
  • la dinamizzazione consiste nel mescolare il 500 in acqua, creando un vortice che a sua volta viene interrotto da una fase di caos, coincidente con l’inversione della direzione del vortice precedente, senza soste per un’ora esatta.
  • La dinamizzazione può essere e ettuata sia a macchina che manualmente:2) a macchina purchè vengano rispettate alcune caratteristiche di costruzione, come ad es. l’inversione energica del vortice che deve essere regolata dalla uidità dell’acqua e da una osservazione visiva del processo
  • 1) a mano purchè e ettuata con molta energia e senza soste (mano diretta nell’acqua, bastone, a pedali od a manovella) alternando anche più persone nella dinamizzazione senza fare pause nel processo.
  • Il contenitore per la dinamizzazione deve avere possibilmente una forma cilindrico – conica che possa consentire un profondo vortice
  • La presenza di lombrichi nel cornoletame è un ottimo segno di vitalità del prodotto
  • La spruzzatura va fatta a goccia grossa sul terreno e sul tronco di sera
  • Il sacchetto di plastica serve solo per il trasporto, il preparato per la conservazione va trasferito in un vasetto di vetro o di metallo e conservato nell’apposita cassetta dei preparati se non lo si usa entro 7-10 giorni.
  • per mie esperienze (analisi del prodotto dopo il viaggio) il preparato sopporta bene no a 10 giorni di trasporto: di solito con i nostri corrieri in 2/3 giorni arriva in tutta Italia 


Riferimenti:

https://www.micromega.net/che-cosa-e-l-agricoltura-biodinamica/

https://www.micromega.net/agricoltura-biodinamica-una-replica-a-piero-bevilacqua/

https://www.micromega.net/elena-cattaneo-legittimare-lesoterismo-biodinamico-e-abnormita-scientifica-e-aberrazione-normativa/

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